15/04/2021
Fascite plantare: sintomi e cure per la fascite plantare
La fascite plantare può insorgere a causa di innumerevoli fattori, spesso combinati tra loro. Ti spieghiamo i sintomi, le cause e le cure per la fascite plantare che possiamo risolvere insieme.
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Fino ad ora abbiamo sempre sentito parlare di Covid-19: la malattia che ormai da più di un anno ha sconvolto le nostre vite, toccandoci nei punti più intimi della nostra esistenza e talvolta limitandoci nella nostra libertà di movimento quotidiano. Le conseguenze di questa limitazione di movimenti, ha portato il nostro corpo a delle sollecitazioni improvvise pur di recuperare il tempo perduto, senza una previa preparazione fisica mentale, pagando le conseguenze con dolori ed infiammazioni muscolari e tendinee acute. Una di queste conseguenze è la fascite plantare.
Quali sono i sintomi della fascite plantare?
Il primo sintomo è un dolore che compare sotto il piede, in particolare sotto il tallone che si irradia a tutta la pianta del piede. Il dolore diventa più acuto al mattino appena ci si alza obbligando a camminare in modo anomalo e alternato durante la giornata, diminuendo quando si è seduti o sdraiati dato che non si sollecita il legamento arcuato.
Talvolta compaiono tumefazioni o gonfiore nella zona del piede o della caviglia. La fascite plantare da acuta può diventare cronica.
Quali sono le cause della fascite plantare?
La fascite origina da un’infiammazione del legamento arcuato, che può essere dovuta a diverse cause:
- Una postura errata, che finisce per distribuire il peso del corpo in modo non uniforme sul nostro piede;
- L’utilizzo di scarpe non adatte perché troppo piccole, troppo larghe, troppo strette, quindi non rispettano la forma anatomica del piede;
- Tutte le scarpe possono creare potenziali problemi se non sono conformi al nostro piede: basse, running da corsa, antinfortunistiche;
- L’utilizzo di tacchi eccessivamente alti per molto tempo, sollecitando eccessivamente il legamento e il tallone;
- Alcune attività sportive, come la corsa, o il calcio, soprattutto indossando a lungo le scarpe sbagliate;
- Problemi strutturali al piede come alluce valgo, piede piatto, piede cavo, che ci portano a camminare male;
- Obesità;
- Professioni che ci costringono in piedi per molte ore al giorno;
- Muscoli della gamba molto deboli e insufficienti per sostenere il nostro peso. Per esempio i muscoli del polpaccio, peroneo, tibiale posteriore ed estensori delle dita e del piede.
Come curare la fascite plantare?
La prima cosa è correggere la postura per alleviare lo stress nella zona colpita.
Si propone al paziente trattamento fisioterapico e l'uso di dispositivi specializzati da inserire nelle scarpe (plantari su misura). L’intervento di un plantare su misura, previo un esame computerizzato con pedana baropodometrica con studio del passo in fase statica e dinamica, è un ottima soluzione per correggere gli atteggiamenti posturali scatenanti della fascite.
Il trattamento fisioterapico della fascia plantare in alcuni casi può risultare utile, con il vantaggio di potere effettuare qualche esercizio semplice in autonomia, basta infatti far rotolare una bottiglietta d'acqua fredda sotto il piede per 10 minuti per ottenere un effetto miorilassante e antalgico della fascia plantare.
Ti ricordiamo che qualsiasi manipolazione del piede o terapia deve essere eseguita da personale specializzato competente.
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